COVID19- Bonus di 600 € per professionisti ed autonomi

21 marzo 2020


 

 

Il decreto “Cura Italia” (D.L. 17 marzo 2020, n. 18) riconosce un’indennità per il mese di marzo di 600 euro a favore dei liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e dei lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all’ art. 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.


La medesima indennità è riconosciuta alle co.co.co. che svolgono attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.
L’indennità è erogata - nei limiti degli importi stanziati - dall’Inps, previa domanda.

La norma precisa inoltre che:
-    l’indennità non concorre alla formazione del reddito;
-    tale misura non è cumulabile con l’indennità una tantum riconosciuta ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago e non è riconosciuta ai percettori del reddito di cittadinanza di cui al D.L. 28 gennaio 2019, n. 4, convertito con modifiche dalla Legge 28 marzo 2019, n. 26.

MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE DEL BONUS
L’ipotesi circolata in queste ore di un “Click day” per provvedere all’assegnazione del bonus da 600 euro previsto per autonomi e professionisti con partita Iva, sarebbe sicuramente iniqua.
La corsa a tale indennizzo dovrebbe avvenire, secondo alcune anticipazioni circolate ieri, la prossima settimana, con una procedura snella per la quale sarà necessario dotarsi di PIN. Questa metodologia porterebbe inevitabilmente ad una iniqua distribuzione dell’indennità, poiché non è determinato nessun criterio oggettivo e soggettivo, se non quello del primo arrivato.
A tal proposito conforta la dichiarazione del Ministro dell’Economia Gualtieri che afferma: “Gli interventi sono previsti per marzo ma vogliamo proseguirli, monitorandoli, ne seguiranno altri ad aprile”
L’ipotesi che tutti gli Ordini e le Associazioni professionali forniscano al Ministero il dettaglio del numero degli iscritti per fasce di reddito, è forse la più auspicabile.
Consigliamo i potenziali percettori di questa indennità, che non vi avessero già provveduto, di dotarsi di PIN INPS e di monitorare il sito dell’Ente.

Cordialmente.


Studio Colombo

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